
Ogni impresa può attraversare un momento difficile… ma non tutte sanno come uscirne.

"Con il Codice della Crisi d'Impresa, oggi hai l’opportunità di prevenire il peggio.
Non aspettare il fallimento: agisci prima."
Affidati a professionisti esperti in ristrutturazione aziendale e piani di risanamento. La crisi può essere l’inizio del cambiamento.
IL CODICE DELLA CRISI D’IMPRESA E
DELL’INSOLVENZA: TUTTE LE NOVITÀ DELLA
NUOVA RIFORMA
La Composizione Negoziata: cos’è
La Composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa (Codice della Crisi e dell’Insolvenza (d. lgs. 12 gennaio 2019, n. 14 - testo coordinato) consente di dare pronta attuazione alle misure di supporto alle imprese per consentire loro di contenere e superare gli effetti negativi dell’emergenza economica e finanziaria.
L'imprenditore commerciale e agricolo che si trova in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico finanziario che ne rendono probabile la crisi o l insolvenza, può chiedere al segretario generale della camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura nel cui ambito territoriale si trova la sede legale dell impresa, la nomina di un esperto indipendente quando risulta ragionevolmente perseguibile il risanamento dell impresa.

La Composizione negoziata della Crisi
La composizione negoziata della crisi rappresenta un nuovo strumento di ausilio alle imprese in difficoltà finalizzato al loro risanamento ed è caratterizzato dal fatto
che:
-
è un percorso di composizione esclusivamente volontario e caratterizzato da assoluta riservatezza;
-
si accede tramite una piattaforma telematica.
All’imprenditore si affianca
un esperto, terzo e indipendente e munito di specifiche competenze, al quale è affidato il compito di agevolare le trattative
con i creditori necessarie
per il risanamento dell’impresa.
Tutte le imprese possono accedere alla composizione assistita per la soluzione
della crisi d’impresa.
Lo strumento è utilizzabile
da tutte le imprese iscritte al registro delle imprese, comprese le società agricole.

Quali novità vengono introdotte con la riforma Rordorf?
La riforma della normativa in materia di legge fallimentare è frutto sia della Direttiva UE 2019/1023 (Direttiva Insolvency) sia degli effetti della crisi economica che ha travolto negli ultimi anni numerose imprese e aziende. È quindi emersa la consapevolezza dei limiti della precedente normativa che andava profondamente riformata.
Procedura di allerta
Una delle novità introdotte dal nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza è quella relativa all’introduzione della procedura di allerta e di composizione assistita della crisi. L’obiettivo di questo strumento è quello di monitorare le imprese con lo scopo di analizzare le eventuali cause di sofferenza in modo da trovare e anticipare un accordo con i creditori.
Gli strumenti di gestione crisi
Nell’ambito della regolazione stragiudiziale della crisi esistono diversi strumenti tra cui: i piani attestati di risanamento, gli accordi di ristrutturazione dei debiti, gli accordi di ristrutturazione agevolati e quelli a efficacia estesa, così come le convenzioni di moratoria.
La crisi da sovraindebitamento
Nel caso della crisi da indebitamento il Codice prevede procedure riservate per questo tipo di situazioni. La prima è quella relativa al piano di ristrutturazione dei debiti dei consumatori che consiste nel soddisfacimento (totale o parziale) dei crediti in tempi e modalità specifiche tali da superare la crisi da sovraindebitamento stessa.
Concordato Minore
Altro strumento è il concordato minore, previsto per i debitori non assoggettabili alle liquidazioni previste dal Codice Civile o dalle altre leggi in materia e consiste nell’apporto di risorse esterne capaci di aumentare la soddisfazione dei creditori.
La composizione negoziata
È stato inoltre introdotto l’istituto della composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa al quale possono accedere gli imprenditori agricoli e commerciali che si trovano in condizioni di squilibrio (economico-finanziario o patrimoniale) che rendono probabile l’insolvenza o la crisi. Tale istituto prevede la presentazione della domanda affinché si predisponga la nomina di un esperto che possa perseguire ragionevolmente il risanamento dell’impresa.
La liquidazione giudiziale
Punto nodale nel nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza è l’eliminazione del c.d. fallimento che viene sostituito dalla procedura di liquidazione giudiziale che ha lo scopo, come anticipato, di mantenere la continuità aziendale e gestire la crisi in maniera più rapida ed efficace.
Il concordato preventivo
Tra le novità più significative vi è anche la nuova disciplina del concordato preventivo, nelle forme del concordato in continuità aziendale e il concordato liquidatorio. Nel concordato in continuità la caratteristica principale riguarda la comminatoria di inammissibilità laddove la proposta del debitore assicura un soddisfacimento dei creditori in misura non inferiore al 20% del totale dei crediti. Il concordato liquidatorio, invece, è finalizzato, come indica il nome stesso, alla liquidazione dell’impresa e alla conservazione del patrimonio.
Il "test pratico" preliminare
Consente all’imprenditore di verificare la ragionevole perseguibilità del risanamento.
È un semplice strumento che aiuta a misurare il grado di difficoltà dell’impresa ed eventualmente procedere con maggiore consapevolezza all’invio dell’istanza di nomina dell’Esperto.